La pulizia laser utilizza una lunghezza d'onda di circa 1 μm. La luce di questa lunghezza d'onda viene ben assorbita da molti tipici strati di contaminazione, il che significa che l'energia del raggio laser può essere assorbita in questo strato. Ad esempio, a differenza del taglio laser, la pulizia laser non emette energia in modo continuo, ma sotto forma di decine di migliaia di brevi impulsi luminosi al secondo, ciascuno dei quali dura solo pochi nanosecondi (1 nanosecondo=un miliardesimo di a secondo). un secondo).
Ogni impulso illumina tipicamente un'area di diversi millimetri di superficie. Nella zona illuminata l'energia introdotta fa sì che localmente il rivestimento si riscaldi improvvisamente ed evapori (la cosiddetta sublimazione) o si stacchi: il rivestimento viene convertito in vapore e polvere e può essere estratto.
